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L’agricampeggio è diverso dai normali campeggi: sorge infatti all’interno di una fattoria e offre ai clienti l’esperienza, veramente molto particolare, di immergersi nella natura, di gustare prodotti a chilometro zero, di vedere da vicino il lavoro dei campi, le tecniche di trasformazione (del latte, dell’uva, dell’olio, ecc.). Il turismo all’aria aperta (“Plein Air”) è in continua espansione e quello in ambiente agricolo sta facendo rapidi progressi. Ha un notevole contenuto esperienziale e didattico, ad esempio per i bambini. Aprire un Agricampeggio è particolarmente facile per chi ha già un’azienda agricola, ma è possibile anche per chi possegga un terreno agricolo e voglia metterlo a reddito impiantandovi sia delle coltivazioni sia dei servizi ricettivi. L’attività è normalmente stagionale, e richiede però un forte impegno, non tanto finanziario (non sono necessari grandi capitali) o lavorativo (siamo nella norma di qualunque attività autonoma), quanto relazionale, per fornire agli ospiti un soggiorno unico e di qualità. Inutile dire che questa può essere un’attività che dà molte soddisfazioni, non soltanto economiche.
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L’anno 2022 è stato quello del ritorno alla socialità, dopo le misure restrittive anti-Covid, che tanto hanno penalizzato bambini e ragazzi. I centri estivi sono i protagonisti di questa socialità con programmi innovativi che integrano la preparazione scolastica e a seconda della tipologia di Campo avvicinano allo sport, all’apprendimento delle lingue straniere, alla natura, alla scienza, ecc. L’organizzazione dei Centri estivi è sempre più affidata a soggetti privati che in questo modo possono esprimere la loro creatività, creare benefici per le famiglie e creare occupazione e valore per i propri operatori e soci. Creare una impresa che organizza Centri estivi non richiede molti capitali, ma richiede entusiasmo, creatività, grandi capacità organizzative e doti relazionali. Anche le soluzioni organizzative, giuridiche e fiscali vanno studiate con attenzione.
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Un servizio innovativo per imprese e amministratori pubblici "Demography is destiny", dicono gli anglo-sassoni. Può sembrare una frase esagerata, ma è indubbio che i cambiamenti nella popolazione influenzano indirettamente molti dei prossimi cambiamenti economici e sociali, e quindi la nostra prosperità futura. Nel tuo Comune le cose come stanno andando, e come cambieranno nei prossimi 10 anni? Le tendenze demografiche incoraggiano o meno i tuoi progetti? Imprenditore. Se il tuo mercato è locale (commercio, artigianato, servizi), conoscere come sta cambiano la popolazione è fondamentale. Il Target a cui ti rivolgi sta ridimensionandosi oppure offre opportunità di crescita? Amministratore locale. Le decisioni e le proposte in materia di scuole, edilizia, urbanistica, servizi alle persone, ecc. sono giustificate dalle prospettive di evoluzione della popolazione (natalità, mortalità, flussi migratori, evoluzione del numero di componenti per famiglia)? Dall’analisi dei dati possono venire nuove idee di servizi per il cittadino o di riorganizzazione dell’ente.