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L’Italia è in Europa il paese leader nella produzione di pasta artigianale, vero e proprio vanto della gastronomia del nostro paese. La pasta presenta tante varietà regionali, che si ricollegano a tradizioni storiche ma anche a tendenze estremamente moderne. Avviare e gestire un Pastificio artigianale richiede grandi capacità lavorative, sensibilità alle novità, attenzione ai clienti e una capacità di gestire il negozio in modo efficiente.
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Un’arte antica quanto il mondo, ma in continua evoluzione, con una forte crescita dei sostituti del pane quali focacce, piade, bruschette, ecc. che si adattano a un nuovo modo di mangiare. I prodotti da forno evolvono, con nuove tendenze: qualità delle farine, recupero di grani antichi e di macinazioni tradizionali, valorizzazione dei sapori tradizionali e non dei pani industriali surgelati, recupero di pani regionali ed etnici. Le opportunità di un piccolo forno sono molte, anche in direzione della pasticceria e dello Street food. L’investimento è relativamente basso e i guadagni possono essere assai interessanti, come il nostro KIT mostra, con dettaglio di informazioni. I nostri KIT sono la base per il tuo Business Plan. Inserendo i tuoi dati nel software e conoscendo come funziona un’impresa di questo settore, potrai costruire il tuo progetto. E noi siamo sempre a tua disposizione per darti una mano!
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Il settore delle calzature ha molto sofferto nell’anno del Covid, ma dal 2021 sono partite la ripresa dei consumi e la nascita di tanti nuovi negozi. Il settore si rinnova e fa spazio ai nuovi imprenditori. Gestire un negozio di scarpe e accessori richiede un mix di abilità: amore per l’abbigliamento e la moda, grande attenzione ai clienti, capacità di marketing, capacità organizzative, capacità di controllo dei costi e del magazzino, continue capacità di innovare la gestione.
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L’Italia è il paese europeo con il mercato degli integratori più grande: un mercato in continua crescita, dove si affacciano migliaia di produttori piccoli e grandi. Si tratta di una situazione estremamente favorevole, per chi vuole aprire un Negozio specializzato, ma anche molto impegnativa. L’imprenditore si trova di fronte a un vero e proprio “mare” di prodotti, in cui c’è il serio rischio di perdersi, se non si è capaci di leggere le esigenze dei consumatori e capire la serietà delle aziende produttrici. Una piccola impresa può affermarsi in questa “arena competitiva” sapendo intercettare i nuovi bisogni e curando molto il rapporto con il cliente. Meglio ancora se ci si specializza in una tipologia di integratori, come ad esempio quelli che si rivolgono alla platea, crescente, delle persone che cercano il benessere e la forma fisica, anche praticando uno sport. Indispensabile è poi, come in tutto il commercio, una gestione efficiente del punto vendita.
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Un Negozio del Benessere è un commercio poco esposto alla concorrenza della grande distribuzione, e soprattutto favorito dalla demografia (invecchiamento della popolazione) e dalla crescente attenzione alla salute da parte di tutti noi. Avviare un negozio che tratti articoli sanitari, ortopedici, e non solo non richiede grandi capitali (se si fanno le giuste scelte), ma competenza, attenzione ai clienti e una capacità di gestire il negozio in modo efficiente, nell'attenzione ai costi, nei rifornimenti e nella rotazione del magazzino.
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Da oltre un decennio la vendita di prodotti alimentari cresce a un ritmo di oltre il 10% annuo. L’anno del Covid, il 2020, ha accentuato la tendenza degli anni precedenti. Da prodotti di nicchia gli alimentari bio si stanno trasformando in prodotti di massa, con un mercato sempre più largo. Anche la concorrenza cresce, ad esempio quella delle grandi catene di supermercati, ma un negozio indipendente può servire la clientela in modo meno anonimo e standardizzato, e puntando molto di più sulla qualità del servizio. Un negozio può inoltre offrire prodotti non alimentari, in primo luogo quelli per l’igiene della persona e della casa, sempre rigorosamente biologici. La scelta dei prodotti e servizi da offrire è quindi potenzialmente amplissima e deve essere compiuta dal negozio valutando le esigenze della propria clientela, e sempre mantenendo una gestione efficiente del punto vendita.
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Vestire “casual”, cioè in modo informale e comodo, non soltanto nel tempo libero, ma a scuola e anche nei luoghi di lavoro, è ormai quasi universalmente accettato. Questo spiega perché i negozi di abbigliamento Casual non conoscano crisi, e continuino ad offrire ottime opportunità a chi li gestisce. I Jeans non sono l’unico prodotto, è ovvio, ma sono la base che ha trascinato lo sviluppo del Casual, a cui si sono affiancati via via altri articoli.
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Il periodo del Covid ha fatto emergere l’importanza dei negozi di vicinato. Il Minimarket è la classica struttura di questo tipo. Accanto agli alimentari, che costituiscono comunque il cuore dell’offerta commerciale di un Minimarket, si collocano altri beni di largo consumo: prodotti per l’igiene personale (dentifrici, shampoo, pannolini, ecc.); prodotti per l’igiene della casa (detersivi vari); prodotti per la casa; fiori; articoli per animali domestici. Un negozio di alimentari può vendere qualsiasi tipo di prodotto non alimentare, a eccezione di quelli che richiedono speciali autorizzazioni (farmaci, parafarmaci, tabacchi, ecc.). Oltre ai prodotti, un Minimarket può offrire, o meno, alcuni servizi, come le consegna a domicilio. La scelta dei prodotti e servizi da offrire è quindi potenzialmente amplissima e deve essere compiuta dal Minimarket valutando le esigenze della propria clientela, e sempre mantenendo una gestione efficiente del punto vendita.
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I Bar sono uno dei vanti del “Made in Italy”, veri e propri presidi delle nostre città, un simbolo della cordialità e ospitalità italiana, assai apprezzato ad esempio da molti turisti stranieri. Avviare un Bar richiede innovatività e sensibilità ai nuovi gusti; gestirlo richiede capacità organizzative, grande impegno lavorativo e doti relazionali, soprattutto ma non soltanto nel rapporto con i clienti. La personalità del gestore è fondamentale nel successo di qualunque Bar.
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Il “furgone del cibo” (Food Truck), una vera e propria cucina su ruote, è diventato un protagonista delle nostre strade e di tanti eventi, una modalità di vendita molto aumentata negli ultimi anni, sulla scia di quella tendenza dei consumi alimentari che va sotto il più ampio concetto di “Street food”. Un mercato in espansione, con investimenti più bassi di quelli di un laboratorio in sede fissa, e margini di guadagno molto interessanti. Un’attività molto dinamica e interessante, ma anche faticosa e soggetta a numerose regole, che bisogna conoscere. Occorre poi una capacità di programmazione, per essere tutti i giorni nei luoghi dove si possono fare i migliori incassi, andando incontro alle esigenze della clientela. La Guida mostra come funzionano e come si possono migliorare i conti di un’attività di questo tipo.
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Avviare uno spazio di Coworking è un’attività che si rivolge a un mercato in espansione, che nasce dalla tendenza di molti freelance, liberi professionisti e piccoli imprenditori a lavorare in modo diverso, flessibile e tecnologico, eliminando i costi di un proprio ufficio. Per avviare e gestire un un Coworking servono doti relazionali, capacità organizzative, attenzione continua alle novità e capitali tutto sommato limitati, se si fanno le giuste scelte.
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Il commercio di oggetti usati è un mercato in continua crescita, che la Pandemia ha ulteriormente incrementato. La crescita prevista nei prossimi anni supera il 15% annuo. Non più un mercato di nicchia, ma un mercato che coinvolge strati crescenti di persone, molte delle quali giovani. Le motivazioni non solo il risparmio, ma il riutilizzo di beni in un’ottica di “economia circolare” con benefici per l’ambiente. Il commercio dell’usato può avvenire con un negozio fisso, con una bancarella, on line, ma anche con una combinazione di soluzioni. Spazi vi sono anche per un commercio svolto in forma occasionale, senza i costi di un inquadramento come commercianti.